Le foglie degli alberi diventano gradualmente gialle proprio per partecipare al processo di risparmio energetico, necessario per mantenere l’albero in vita.
Sembra un sacrificio ma in realtà è il ciclo di una storia bellissima che sarà nuovamente raccontata in primavera con la comparsa di Foglie Nuove sui rami degli alberi.
Ogni organismo vegetale vive, infatti, un processo naturalmente sostenibile che usa sapientemente le risorse interne ed esterne per mantenersi in vita e rigenerarsi.
Per avere lettori, bisogna leggere a nostra volta. Per creare coinvolgimento, facciamoci coinvolgere. Raccontarsi in maniera efficace richiede anche un pizzico di curiosità verso gli altri, altrimenti, a chi parliamo?
Guarda le nuvole e sorridi, ma tieni i piedi per terra. Arte e filosofia sono fondamentali per lo sviluppo del pensiero umano ed è quindi fondamentale utilizzarle per dare spessore ai nostri contenuti, ma sempre mantenendo un approccio concreto, che non si discosti troppo dal nostro focus: chi siamo, perché abbiamo un valore aggiunto. In questo modo, riusciremo a far sognare chi ci legge, senza perdere il legame concreto col nostro obiettivo.
I contenuti che creiamo sono più belli se si mantengono essenziali. In questo senso, per scrivere in maniera efficace, specie nel digitale è utile scrivere molto quando sentiamo l’ispirazione. Da quello che otterremo da questi momenti di ispirazione, è poi necessario asciugare e pulire il testo il più possibile. In questo senso, è consigliabile utilizzare frasi brevi in modo da arrivare dritti al punto assieme a chi ci legge.
Come per qualunque attività di business, anche quando si cominciare un progetto editoriale (un blog, un profilo social o un sito web) è sempre bene ragionare nel lungo termine. Se lavoriamo sodo, ci auguriamo, infatti, di poter far durare i nostri progetti il più possibile. Per questo, è necessario ragionare fin da subito secondo un’ottica che sa guardare lontano: se ora pago qualcuno per far scrivere i primi articoli del mio blog, come farò a mantenerlo aggiornato da qui a sei mesi?
Così arriviamo al punto legato all’autonomia. Se ne abbiamo la possibilità economica e la voglia, possiamo delegare la parte relativa all’organizzazione dei contenuti e alla comunicazione nel suo complesso. Se, viceversa, non possiamo (ancora) sostenere questa spesa, è bene capire come riuscire a creare dei contenuti in maniera autonoma, costante e consapevole.
Creare un legame con chi legge è sempre fondamentale. Interessare, attirare l’attenzione e mettersi nei panni del lettore o lettrice è la base di quello scriviamo. I nostri contenuti, quindi, devono certamente essere per noi motivo di soddisfazione, ma nascono con un obiettivo: far arrivare un’informazione, emozionare, creare relazioni.
Questa doveva essere forse la regola numero uno che si articola in 3 aspetti. - Rispetto delle fonti: quando ne abbiamo diritto, se usiamo qualcosa creato da altri, utilizziamo sempre citazione e tag. - Rispetto di chi ci legge: evitiamo giudizi decisamente negativi in favore di proposte costruttive e positive e presentiamo contenuti di valore. - Rispetto di se stessi e delle proprie idee: se stai scrivendo in prima persona, pensa al lettore ma godi della libertà di esprimere quello che ritieni importante.
Se ci troviamo nel web, che ci piaccia o no, siamo nella rete di Google. E Google, che ci piaccia o no, ha delle regole di base che possiamo o meno applicare nella creazione dei nostri contenuti multimediali. Farsi indicizzare da Google non significa necessariamente avere l’obiettivo di raggiungere a tutti i costi la prima pagina delle ricerche, ma sapere di avere a disposizione uno strumento che ci permette di essere trovati e va usato con cura e una buona dose di consapevolezza digitale.
Come nella vita reale, anche nel digitale può capitare di sbagliare. La perfezione a tutti i costi sui social ha stancato. Invece di dover temere gli errori e poi nasconderli, scegliamo di metterli bene in mostra, raccontarli e trarre i nostri insegnamenti.
Creare contenuti sempre nuovi, efficaci e sorprendenti è un lavoro vero e proprio. Se non è possibile delegare questa attività e neanche starci dietro secondo tempi dettati dagli algoritmi della rete e dei social network, possiamo però scegliere di ridurre e riutilizzare l’esistente. In altre parole, riprendere materiale già creato e dedicarsi a un lavoro di ottimizzazione e aggiornamento dell’esistente è cosa buona e giusta.
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